UAE Emirates, le abitudini nutrizionali di Tadej Pogačar: “Mi sono abituato a mangiare 120gr di carbo l’ora, ma 5 anni fa me la facevo sempre addosso dopo una tappa”
Tadej Pogačar ha parlato lungamente del suo rapporto con il cibo dentro e fuori dalle competizioni. Il fenomeno sloveno sta avendo forse la sua migliore stagione in carriera, con tra le altre le vittorie di Giro d’Italia e Tour de France e il sogno di portarsi a casa anche il mondiale di Zurigo tra cinque giorni. L’unico piccolissimo neo nella strabiliante stagione del 26enne della UAE Emirates è stata l’11esima frazione del Tour de France quando, per una mezza crisi di fame, ha perso lo sprint per la vittoria di tappa contro Jonas Vingegaard. Parlando in un podcast del medico e ricercatore canadese Peter Attia, Pogačar ha rivelato diversi particolari su quali siano le sue abitudini nutrizionali durante le corse più dure.
“Abbiamo bottiglie con 30 grammi di carboidrati e bottiglie con 60 grammi di carboidrati. Io preferisco la prima, perché così si può, e si deve, mangiare. Ma nelle tappe davvero difficili scelgo quella da 60, perché poi non hai tempo ed è troppo difficile mangiare – ha precisato il corridore sloveno che in questa stagione ha già fatto 54 giornate di gara – Cinque anni fa era davvero impossibile mangiare 120 grammi di carboidrati all’ora. Il nostro sponsor Enervit e il nostro nutrizionista ora producono gel speciali, con le giuste proporzioni di glucosio e fruttosio. Di conseguenza, non ho più problemi di stomaco, ma cinque anni fa me la facevo sempre addosso dopo una tappa di montagna o una gara di un giorno [ride – ndr]. Ma ora non ho problemi di stomaco anche quando mangio 120 grammi di carboidrati all’ora. Deve essere anche una questione di abitudine”.
Pogačar ha poi parlato con assoluta serenità del suo peso e del rapporto con il cibo nei mesi invernali, tallone d’Achille per molti corridori professionisti. “Fuori stagione credo di essere intorno ai 69 chili [si dice che durante la stagione sia sui 64 chili – ndr]. Forse 70 una volta dopo una festa o qualcosa del genere, ma si tratta soprattutto di un sacco di liquidi [ride – ndr] – ha poi aggiunto – Non mi dico mai che non posso mangiare dolci o cioccolato. Naturalmente, tutto con moderazione. Se non mangi cioccolato per un mese o anche per sei mesi, a un certo punto ti rompi e impazzisci. Non credo che questo sia un rapporto sano con il cibo. Tutto deve essere in equilibrio. In questo modo, non faccio vere e proprie abbuffate in inverno”.
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